L’ESERCITO DEI MATTI

Teatro

L'ESERCITO DEI MATTI

«Un esercito di matti che marcia verso un mondo che non esiste.
Io me li immagino così. Improvvisamente fermi in mezzo alle bombe.
Si tirano su dai loro nidi di fango,
come avessero udito un suono familiare dall’altra parte della trincea.
Me li immagino vagare per il campo di battaglia,
con gli occhi lontani da questo mondo.»

Tornare vivi dalla guerra basta a considerarsi salvi?
Non aver riportato ferite visibili equivale a non averne? 

Sul palco solo un tavolo e un paio di microfoni, oggetti di uso comune, strumenti musicali e materiali che suoneranno riportandoci nel paesaggio sonoro delle trincee. Un soldato come tanti cerca di salvarsi dalla guerra. Una possibile via di fuga: fingersi matto. In tanti ci provano, come lui, presentandosi alle visite mediche di reclutamento già con la «patente» da matti. Ma questo non impedisce ai comandi dell’esercito di spedirlo ugualmente sul Fronte. Saranno le trincee, le granate e l’orrore dei combattimenti a portare la giovane recluta alla follia. Il soldato canta la sua storia per quelli che non ci sono più e per quelli che sono tornati. In qualche modo lui stesso «torna», 100 anni dopo, a raccontare cos’è stata la guerra, e cosa potrebbe essere ancora. Torna per far sì che il senso di umanità non sia mai messo da parte per la necessità di identificare un nemico.

Quel senso di umanità che i soldati matti hanno incarnato come un baluardo, una bandiera: lasciateci uomini, non fateci morire, non fateci ammazzare i nostri fratelli. Non mancano nella narrazione riferimenti storici, politici e sociali: i recuperanti, la Tregua di Natale, il dramma degli esuli di Caporetto, e di tutti i profughi che hanno dovuto lasciare la propria casa quando la linea del Fronte ha invaso la loro quotidianità. Le musiche, recuperate dalla tradizione alpina, come Il Testamento del Capitano, Stelutis Alpinis, Ta-Pum, sono destrutturate, adattate per chitarra, percussioni e voce, saranno – assieme alle sonorizzazioni – eseguite dal vivo per creare un impasto che mischia gli echi sonori della guerra e della trincea al più moderno teatro canzone.

Di Gioia Battista
Con Nicola Ciaffoni
Regia Battista/Ciaffoni

Arrangiamenti Walter Giacopini
Consulenza disegno sonoro Giulio Ragno Favero
Consulenza disegno luci Veronica Penzo
Scene e costumi Chiara Barichello
Sculture Alberto Rocca
Con le voci di Riccardo Maranzana, Angelo Campolo e Mirko Soldano
e di Luigi Cerpelloni, Walter Giacopini. Enrico Morello, Francesco Morello
con l’amichevole contributo al violoncello del M° Luca Franzetti
Scene realizzate da Delta Studios – Udine
Foto di scena Paolo Blocar
Produzione Caraboa Teatro

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Rassegna Stampa

Tournée spettacolo

Milano / Teatro della Cooperativa – 4/9 giugno 2024
Verona / Fucina Culturale Machiavelli – 4/6 novembre 2023
Imèr (TN) / Piccolo Teatro Blu – 3 novembre 2023
Sospirolo (BL) / Sala Comunale – 30 ottobre 23
Tregnago (VR) – Villa Ferrari dalle Spade – 10 agosto 2023
Roma / Teatrosophia – 27 maggio 2023

Foto di scena

ph. Paolo Blocar

Trailer

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